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Fagiolina del Trasimeno Bianca (250g)
Prodotto tipico della zona del Trasimeno, rivalorizzato nella cucina moderna, ha caratteristiche ben definite quali: la piccola macchia di colore nero all’ilio del seme, il peso, il colore e il gusto. La semina si svolge in primavera e la raccolta avviene da Agosto a Settembre. La coltura si effettua nel pieno rispetto dell’ambiente poiché non necessita di particolari concimazioni ne di trattamenti antiparassitari e insetticidi. I consigli del cuoco: In virtù delle sue piccole dimensioni è sufficiente sciacquare e farla bollire in abbondante acqua per circa 45 minuti. Ideale è assaporarla al naturale, condita con del buon olio extra vergine d’oliva, del sale, del pepe e magari uno spicchio d’aglio. Si possono preparare gustosissime portate: bruschette, zuppe Fagiolina e tartufo, Ravioli ripieni, Tagliolini con la Fagiolina.
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Lenticchia di Castelluccio IGP (500g)
La storia di questo prezioso legume è antichissima. È coltivato da sempre sui piani carsici di Castelluccio, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ad un’altezza di circa 1.500 metri.
La quantità prodotta in media all’anno è limitata. Questo la rende un prodotto di nicchia.
Grazie alle condizioni climatiche piuttosto rigide in cui nasce, la lenticchia di Castelluccio è l’unico legume che non ha bisogno di essere trattato per la conservazione perché non è attaccata dal tonchio, insetto le cui larve si nutrono dei legumi.
La lenticchia di Castelluccio possiede delle notevoli qualità nutritive: tutte le sue proteine, vitamine, fibre e sali minerali a rendono ottima per chi necessita di una dieta ricca di ferro, potassio e fosforo, povera di grassi e molto nutritiva. Un’altra caratteristica importante della lenticchia di Castelluccio è la buccia sottile e tenera che consente direttamente la cottura senza ammollo, riducendo notevolmente tempi di preparazione.
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Polenta (500g)
Un piatto della domenica saporito e sostanzioso per le fredde giornate invernali
Ingredienti per 4 persone:
– 300 g di polenta
– sale e pepe q.b.
– trito di 1 gambo di sedano, 1 carota e 1/2 cipolla
– 500 g di passata di pomodoro
– 200 g confezione di besciamella
Trito di carne composto da:
– 200 g di maiale
– 100 g di manzo
– 200 g di cinghiale
Preparazione:
In 1 litro d’acqua uniamo un cucchiaio di sale, la polenta e, mescolando, lasciamo cuocere per circa 1 ora. Facciamo raffreddare completamente e tagliamola a fette.
Soffriggiamo il trito di verdure, uniamo il mix di carne e sfumiamo con 1 bicchiere di vino nero.
Aggiungiamo la passata e facciamo sobbollire per due ore.
In una teglia da forno intervalliamo uno strato di polenta con uno di ragù, poi uno di polenta ed uno di besciamella, continuando fino al bordo.
Una spolverata di parmigiano e inforniamo per 20” a 180°.
Tempi di preparazione: 20 minuti
Tempi di cottura: 2 ore
Difficoltà: media -
Ribollita Toscana (150g)
Conosciamo tutti la ribollita come piatto di recupero per eccellenza della tradizione culinaria toscana. Le origine di questa pietanza risalgono al medioevo quando i nobili erano soliti consumare le loro pietanze dentro a dei pani detti “mense”. Una volta terminato il pranzo, il pane avanzato veniva dato ai servi, che per sfamarsi lo univano alle loro povere verdure e lo facevano bollire, ottenendo una zuppa sostanziosa e saporita, una vera e propria antenata della ribollita! Ancora oggi questa ricetta fa parte della cucina casalinga, conosciuta e apprezzata in diverse varianti nella stessa regione che esprimono tradizioni familiari o usanze del luogo. In questa ricetta vi raccontiamo i nostri piccoli segreti per gustare al meglio questo comfort food di altri tempi. Attendete i primi freddi e concedetevi il tempo che serve per realizzare la ribollita, un piatto che non conosce fretta ma che vi ripagherà dell’attesa!
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Roveja – Pisello Selvatico (500g)
ingredienti per 5 persone:
400 gr di farina di roveja, 2 l di acqua salata, 5 filetti d’acciuga sottolio, 2 spicchi d’aglio, olio di oliva extra vergine.preparazione
Poco prima che l’acqua bolla del tutto, versare poco alla volta la farina di roveja, avendo cura di mescolare bene.
Far bollire per 40 minuti mescolando spesso.
Una volta pronta, versare in 5 piatti fondi, versare in una padella antiaderente l’olio di oliva e far soffriggere gli spicchi d’aglio fino a che non saranno dorati. Toglierli e far soffriggere i filetti d’acciuga per 30 minuti circa, Con un cucchiaio poi versare l’olio con le acciughe su ogni piatto (circa 4 cucchiai per ogni piatto). Servire subito
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